Lui ha fatto quello che vorremmo fare tutti.
Ha preso nemici, miti, amanti, innamorate e li ha resi eterni, nel bene e nel male. Ma non gli è bastato questo. Si è inventato delle parole nuove, ha nascosto simbolismi ovunque. Anche se solo sulla carta, ha provato a guardare in faccia Dio. Si è preso tutte le libertà e si è vantato, perché sapeva di poterlo fare.
In tanti hanno provato a imitarlo, senza successo. In tanti lo ammiravano e lo ammirano. Hanno completato il titolo della sua opera con l’aggettivo “divina”. In fuga dalla sua città, protetto dalle casate nobili di mezza Italia, è come se avesse fatto un gigantesco dito medio a chi lo ha costretto a scappare.
Dante Alighieri. La Divina Commedia (divina per merito del Petrarca, se qualcuno se lo stava chiedendo). Sono passati 700 anni da quando è morto e siamo ancora qui a parlarne. Settecento (700). Se sapesse, sono certa che direbbe “Beh, è il minimo”.
Anche noi di Flumina Lab abbiamo deciso di omaggiarlo. Copiandolo, ovviamente. Non c’è cosa migliore per dire grazie che dedicargli la nostra personale “Commedia della Comunicazione e del Marketing”.
Di divino c’è poco. Di realtà moltissima, ma insomma, bisogna pur sapersi prendere in giro no? Su Facebook e LinkedIn vi mostreremo cosa abbiamo pensato.
Nel frattempo, ecco qualche bell'esempio di campagne di comunicazione, in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo.
MAGNUM - Quando il gelato può essere un inferno...
Tre gelati firmati Magnum che omaggiano le tre cantiche della Commedia di Dante.
Dal sito: magnumicecream.com
DISNEY - "PaperDante" per dirlo anche con i fumetti
"PaperDante" è la prima storia illustrata Disney ispirata a Dante Alighieri e realizzata da tre artisti: lo sceneggiatore Augusto Macchetto, la disegnatrice Giada Perissinotto e il colorista Andrea Cagol, unita alle parodie storiche della Divina Commedia.
COBBLEPOT GAMES - La Comedia va in scena
Gioco ideato dalla Cobblepot Games di Ravenna. Si tratta di un mazzo di 110 carte che proietta il giocatore nell’Inferno dantesco: è un gioco al quale tutti possono prendere parte, bambini compresi. Le raffigurazioni riprendono le incisioni di Gustave Doré, pittore che nel 1861 illustrò l’Opera.