Il gruppo di Taffo è conosciuto da alcuni anni per aver saputo rendere concreta la frase "Una risata ci seppellirà". L'azienda di onoranze funebri promuove i suoi servizi, sempre necessari (eterni potremmo dire) e quindi immutabili, stando sempre attenta a quello che accade intorno, in continuo cambiamento. Festività, programmi tv, la messa solitaria del Papa, personaggi famosi o personaggi e basta. Niente e nessuno è scappato all'occhio vigile di Taffo.
Nemmeno la pandemia del Covid19, ovviamente. Un fenomeno che ha realmente coinvolto tutto il mondo, che sta uccidendo migliaia di persone, pone la morte al centro del nostro quotidiano. Tg, giornali, radio, social ogni giorno lanciano dati, interviste, approfondimenti per capire cosa, come, chi e, soprattutto, dove questo virus si sta accanendo. Nessuno si può chiamare fuori. E Taffo lo ha ricordato a tutti, senza dimenticare di sorridere.
Il primo post pubblicato su Facebook sulla pandemia richiama l'attenzione sull'importanza di osservare la distanza sociale chiesta dallo Stato. Purtroppo, osservando il comportamento di tanti nostri concittadini, il richiamo all'atavico "memento mori" è d'obbligo.
Il post è accompagnato dal testo: "Proviamo con i disegnini..."
Seguendo l'andamento degli eventi, Taffo sceglie di stare al fianco del personale sanitario, chiedendo di donare a favore dell'ospedale Spallanzani di Roma sulla piattaforma GoFoundMe.
Segue una riflessione sul bisogno di socialità, che ha spinto tante persone a cantare e suonare dai propri balconi, richiamando l'attenzione sul bisogno di prendere l'emergenza non alla leggera: "1 giorno di #LuttoNazionale. Cantare va bene, ma chiediamo anche un po' di serietà. Per questo Virus muoiono quasi 500 persone al giorno e i funerali (noi lo sappiamo bene) non si possono celebrare nel modo consueto. Un giorno di Lutto Nazionale può smuovere le coscienze e far capire a tanti che è meglio rimanere in casa, ci sono troppe persone che hanno preso questa emergenza alla leggera".
Questo sentimento di raccoglimento continua richiamando le parole di Papa Bergoglio, in una piazza San Pietro vuota e simbolica nel suo silenzio piovoso.
Il post successivo è dedicato a tutt'altra piazza, quella mediatica, accompagnato da una preghiera che in tanti hanno sentito propria visto il numero di condivisioni: più di 10.000.
Arriviamo a Pasqua, la celebrazione della rinascita, un momento che dovrebbe essere di festa invece ci trova chiusi in casa, impauriti, tristi per chi è mancato, per chi non abbiamo potuto salutare, confusi su quanto accadrà. Taffo prepara un video che riesce a essere una carezza che non fa compromissioni con il proprio stile. La morte e il lutto rimane al centro.
"Sappiamo che non è facile,
lo sappiamo bene.
Abbiamo visto con i nostri occhi e sentito con le nostre spalle quanto fa male.
Abbiamo versato lacrime,
ogni volta consapevoli che non sarebbe stata l’ultima.
Ha provato ad affossarci,
ma lo stiamo seppellendo noi.
E dopo tanto lavoro,
verranno anche giorni gelidi di una crisi profonda.
Ma adesso è il momento di farsi forza,
di rimanere solidi come il marmo.
Se è vero che a Pasqua si rinasce,
lo faremo dalle nostre ceneri.
Siamo Italiani,
riusciamo ancora a cantare per stringerci da lontano.
Perché in fondo lo sappiamo,
riderne è l’unico modo per uscirne.
Buona Rinascita da Taffo Funeral Services"
Arrivando sempre più vicini ai giorni di Fase 2, ecco come Taffo ha messo in luce il bisogno di rispetto verso le tante, troppe persone mancate in questi mesi.
Taffo rimane solido come il marmo e ricorda a tutti - sorridendo - che rinasceremo dalle nostre ceneri.
Da molto tempo la promozione di un'azienda non ruota esclusivamente intorno al servizio, ma a come il cliente, o potenziale cliente, si sente in relazione all'esperienza di quel servizio.
Se l'esperienza di cui parliamo è la morte e di come accompagnare qualcuno di amato al funerale, come ci si sente sembra scontato: male. Tristi, disperati, confusi, bloccati.
Ma Taffo ha dimostrato, e continua a farlo, che il discorso non si ferma al nostro stato d'animo. La morte fa parte della vita e, come tale, possiamo scegliere di accettarla anche con un sorriso, tra tante lacrime. Perché il sorriso è un segnale di apertura e, in questo contesto, di continuità. Serve, anche se può sembrare il contrario, a far sì che il dolore non venga negato ma reso parte di ciò che siamo.
Taffo contribuisce così a creare una cultura della morte che nel mondo occidentale spesso viene negata, seppellita (rieccoci!), producendo dolore nel dolore.
